Direttamente da Cannes arriva sugli schermi italiani l'ultima fatica di Matteo Garrone che torna alle sue atmosfere notturne, alle sue scenografie periferiche e fatiscenti, ai suoi protagonisti marginali e perdenti.
La vicenda narrata prende spunto da un fatto di cronaca (il "canaro" della Magliana che ha sequestrato mettendolo in una gabbia da cani un altro uomo torturandolo e uccidendolo) ma poi vi imbastisce intorno una storia di fantasia.
Il mite e fragile Marcello è un toelettatore di cani con un negozio lungo il mare di Castel Volturno (il litorale con i resti di un parco giochi e le architetture sbrindellate e sgualcite dei locali posti a lato della strada è il vero protagonista del film, rappresentazione simbolica della disperazione e della deriva dell'animo umano, materializzazione della povertà e della violenza) dove spaccia anche occasionalmente cocaina. Soggiogato sia mentalmente che fisicamente da un bruto dal cervello tutt'altro che fine, un prepotente odiato da tutti, verrà costretto a partecipare ad una rapina (anche per il bisogno di soldi per poter regalare un viaggio alla figlioletta) pagandone le conseguenze al posto del compare. Uscito di galera e ancora maltrattato dal tipo, passa alla tremenda vendetta che è l'ipotesi di fantasia degli sceneggiatori per spiegare il sequestro avvenuto nella realtà (e ancora senza una vera risposta) e che nel film occupa solo l'ultimo quarto d'ora di film.
In pratica un revenge movie in Garrone-style che ancora oggi, con opere ormai internazionalmente riconosciute, non vuole allontanarsi troppo dai suoi piccoli e scalcinati protagonisti che sono fondamentalmente ancora quelli di Terra di mezzo, Ospiti e de L'imbalsamatore, ovvero perdenti in cui la potenziale bontà d'animo viene bloccata dagli eventi della vita che li costringe ad agire in maniera basilare e non sempre corretta.
L'ADIDAS sembra essere il product placement principale anche se il fatto di essere l'abbigliamento preferito dal buzzurro violento non so quanto le faccia onore... Miglior figura la fa CRESSI con le mute da sub (Marcello e la figlia fanno immersioni nei pochi momenti di felicità insieme), un po' meno il furgoncino piuttosto scassato RENAULT guidato dal protagonista (e usato per rapine e trasporto cadaveri...). Infine PROLIFE è lo sponsor... canino della manifestazione "Quattro zampe in fiera" il più importante concorso di "bellezza" per cani della nazione.