Per il
coccodrillo dedicato a
Mario Scaccia: Peccato che sia una canaglia. Un taxista romano (Marcello Mastroianni) viene circuito da una bella ragazza (Sophia Loren) che, grazie a due complici, cerca di rubargli la macchina.
Scoperta la truffa il taxista fa fuggire i complici e tenta di portare la ragazza al commissariato, ma questa riesce a fuggire. Ritrovatala per caso nei giorni successivi cerca di farle cambiare strada e per farlo si presenta dai suoi genitori. Scopre così che la famiglia comandata dal padre Vittorio De Sica è una sorta di srl dedita al furto.
Adeguandosi ottiene il permesso di frequentare la figlia, finchè l'ennesimo furto lo metterà nei guai. Tratto dal racconto il fanatico di Alberto Moravia, il film di Alessandro Blasetti del 1954 è un film gradevole che può essere catalogato a pieno titolo nella commedia italiana. Bravi gli attori fra cui, oltre a Mario Scaccia, alla Loren e a Mastroianni spicca Vittorio De Sica nelle vesti del capofamiglia maneggione.
Classico il product placement del periodo con vari cartelli posizionati nella città come Campari o veicoli utilizzati come Vespa. Ma il meglio lo ottiene il San Bitter che grazie alle capacità oratorie di De Sica sarà fra le cose portate in commissariato durante l'interrogatorio. Decisamente meglio di molti moderni