Gyorgy Palfi è autore di tre lungometraggi perlomeno bizzarri e già di culto. Il primo Hukkle riporta la cronaca di un omicidio orchestrato dalle donne di un paesino sperduto nella campagna ungherese ed ha la caratteristica di essere totalmente muto, il secondo è il delirante Taxidermia, grottesco ed eccessivo, il terzo I am not your friend, meno conosciuto, è stato realizzato lasciando che il caso decidesse cosa girare…
Come poteva stupirci ancora con questa sua nuova opera presente al Torino Film Festival 2012? Soprattutto come dice lui, in un momento in cui non vi sono più soldi per far cinema in Ungheria?
Ebbene il regista decide di raccontare la storia di una coppia che si incontra, si ama, si tradisce e si riappacifica aspettando un bambino in un happy end coerente con una romantic comedy. Cosa c’è di strano? C’è che Palfi non ha girato nulla… ci hanno pensato i più grandi registi di tutti i tempi a fare il lavoro, lui ha solo montato…
Infatti l’idea (vincente, per un cinefilo equivale ad avere in dono una botte di whisky pregiato per un alcolizzato senza soldi…) è quella di utilizzare scene da film preesistenti lungo tutta la storia del cinema ed ecco che il protagonista grazie al montaggio diventa di volta in volta Harrison Ford, Humphrey Bogart, John Travolta ecc. e così per l’interprete femminile che diventa Lillian Gish, Rita Hayworth, financo… Jessica Rabbit. Beh basta leggersi l’infinita lista di attori riportati nei titoli di testa e poi in quelli di coda per capire il certosino lavoro di taglia e incolla, impressionante!
Oltretutto la trama regge e Palfi si permette pure di ingannare lo spettatore con un doppio finale in cui il primo è solo un incubo…
Product placement naturalmente non inserito a bella posta ma comunque non evitato totalmente dato che le scene scelte comprendono anche KODAC (sic) da un anime giapponese, J&B da una tratta da Woody Allen, SONY dal Grande Lebowsky, BURGER KING.