"È uno scandalo vedere queste cose" dice Ficarra guardando le immagini di migranti (una costante nei film Medusa di questo Natale, si veda anche Tolo Tolo di Checco Zalone) su uno schermo 4K da Euronics mentre parla con la commessa. In realtà lui sta parlando della qualità dello schermo. Bella l'idea, un po' meno il product placement dello schermo.
In realtà Euronics riesce comunque a vendergli il televisore, cosa che permette al ladro di oggetti religiosi, questo è il suo lavoro, di scoprire, attraverso il TG5 (ed è questa la normalità/anomalia rispetto a Zalone) il ritrovamento di una preziosa statua di Gesù bambino in una piccola chiesetta comandata da un prete "perfezionista" fissato con la recita del presepe. (e qui il collegamento va a "Non c'è più religione")
Il furto riesce per metà perché i due si ritrovano catapultati all'anno zero per assistere alla vera nascita di Gesù.
Da qui, entrando in pieno nella vicenda, ci si diverte abbastanza fra un Massimo Popolizio/Erode, forse il miglior personaggio del film, facili battute come "33 gli anni di Cristo" "Chi?" o situazioni divertenti come quella della povera Susanna che viene scambiata per la Madonna, anche se non si va mai oltre dovendo essere obbligatoriamente un film natalizio per famiglie. Comunque Ficarra e Picone riescono, ancora una volta a fare centro, sostituendosi al classico cinepanettone.