I RAGAZZI DEL JUKE-BOX (Lucio Fulci, 1959)
In attesa dell'evento televisivo dell'anno Rock Economy in diretta l'8 e il 9 ottobre su Canale 5 dall'Arena di Verona, cominciamo un super (medio) speciale su Adriano Celentano partendo dalle sue origini cinematografiche.
Fine anni '50, arriva in Italia un fenomeno che pochi anni dopo esploderà con il nome di Musicarello.
Il musicarello si poteva considerare un totale product placement di una canzone e di un cantante. La strategia era quella di creare un film intorno ad una canzone da lanciare, come Chimera per Gianni Morandi, Nessuno mi può giudicare per Caterina Caselli, Una lacrima sul viso per Bobby Solo, Cuore matto... matto da legare per Little Tony o Nel sole per Albano e Romina, ed infarcirlo di comprimari d'eccezione disposti a fare piccole parti come Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Nino Taranto, Mario Carotenuto, Ave Ninchi, Gino Bramieri e, addirittura, Pippo Baudo.
Celentano, così come Mina, partecipo' ai primi esperimenti dei musicarelli per poi abbandonarli, anche se spesso i film di Celentano successivi venivano poi "collegati" più o meno volontariamente a dischi in uscita (per chi ha vissuto quel periodo, si può scollegare Il tempo se ne va a Il bisbetico domato o Bingo Bongo a Uh... uh?).
I ragazzi del Juke-box, insieme a Jukebox urli d'amore, Sanremo la grande sfida e pochi altri della fine anni '50 servivano per vendere globalmente un nuovo gruppo di cantanti definiti gli "urlatori".
La trama (trama?) era spesso solo una scusa per una serie di siparietti musicali dei vari artisti.
Ne I ragazzi del Juke-box il commendator Cesari (Mario Carotenuto) è il presidente di una casa discografica che ama i cantanti melodici ed odia gli urlatori. Quando finisce in carcere la figlia Julia (Elke Sommers) prende in mano la gestione preferendo gli urlatori. Il mercato, il commendatore uscito dal carcere e la Storia le daranno ragione. Fra i cantanti coinvolti oltre ad Adriano a la Modern Jazz Gang, Betty Curtis, Fred Buscaglione e Tony Dallara.
Come se il product placement globale non bastasse c'è anche quello convenzionale con Celentano, ad esempio, che canta nel locale La Fogna davanti a cartelli di Gordon's Gin.