Eravamo rimasti alle elezioni americane con la candidata antipurge costretta a sopravvivere durante la famosa notte. Ora, con la minaccia alle porte, era giusto far vedere come tutto era cominciato, (ma non preoccupatevi è comunque in arrivo la serie),

La quarta puntata de La notte del giudizio è quindi un prequel nel quale si mostra la prima notte del giudizio.

Come si sa il partito dei padri fondatori ha istituito la notte per risolvere il problema della criminalità crescente. Una sola notte del giudizio invece di 365 giorni di ordinaria violenza.

Per l'esperimento si è quindi scelto Staten Island, uno dei 5 borough di New York. L'isola è monitorata per vedere gli effetti e capire se potrebbe funzionare su tutti gli Stati Uniti. Gli abitanti possono lasciare l'isola o decidere di rimanere o essere addirittura cacciatori (ognuna delle due opzioni viene ricompensata e per i cacciatori c'è una dotazione di particolari lenti a contatto) e partecipare al "gioco".

La notte comincia ma le cose non vanno come gli psicologi hanno previsto e gli abitanti, a parte poche eccezioni, si riuniscono a pregare o a festeggiare in rave mascherati.

Ecco allora entrare in scena vere squadre di cacciatori che svelano una volta per tutte il mistero dei camion della seconda puntata. Toccherà, come spesso succede in film del genere, ai "cattivi" salvare la situzione.

Poco product placement fra cui spiccano le Mercedes G-Class nere dei "buoni" che compaiono anche in un'altra saga che parla di un futuro tiranno e di nuovi padri fondatori: The Handmaid's Tale.   

Ma la cosa interessante è non solo (e questo la si sa da prima) la chiave politica sulla società americana ma anche le lettura fatta da alcuni critici e professori universitari che hanno voluto vederci la denuncia verso la situazione politica nostrana (vedi ad esempio puntata Cinematografo 6 luglio 2018). interessante!