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CINEMA
24 Agosto 2017 - 17:47

OMAGGIO A TOMAS MILIAN

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Il trucido e lo sbirro (Umberto Lenzi, I, 1976)
OMAGGIO A TOMAS MILIAN

Paesaggio western una diligenza sta arrivando in un paesino. Ma che diavolo di film stiamo guardando?

Umberto Lenzi (regista che aveva affrontato tutti i generi compreso il western con titoli quali "Una pistola per cento bare" e "Tutto per tutto") decide di aprire il trucido e lo sbirro così, sancendo definitivamente il collegamento o meglio la trasformazione (così come era stato quello del decamerotico con lo scolareccio, del gotico con il thriller italico) dello spaghetti western con il polizziotesco. 

La scena si interrompe quasi subito dalle urla di un insolito personaggio con barba incolta e capelli ricci che sta guardando il film nella sala cinematografica del carcere dove è detenuto: è il primo incontro con il personaggio del più o meno meccanico, più o meno malavitoso Sergio Marazzi detto Er Monnezza.

Più o meno perchè in questa fase di creazione del personaggio si hanno delle forti scosse di assestamento che lo portano a personaggi abbastanza distanti fra loro proprio nei tre film ufficiali del la saga der Monnezza.

Così se in questo film è un criminale furbo che non esita a buttarsi nella lotta dimostrando abilità, competenze e conoscenze, ne La banda del gobbo risulta quasi un bamboccio deficiente succube del fratello gobbo. Il personaggio anche se non ufficialmente comparirà anche in 4 altri film che recensiremo presto e sarà la base per creare il vero mito: il commissario Nico. Questo per quanto riguarda Milian. Vanzina e Amendola farannno invece un incrocio genetico ardito con l'orripilante "Il ritorno del monnezza".

Ma torniamo al film nel film.

Monnezza fa una pausa per andare in bagno e qui viene aggredito da un altro detenuto che lo costringe ad evadere con lui. Giunti ad un posto di blocco istituito per l'evasione (questo è e rimane un mistero probabilmente spiegabile solo da furbette esigenze di sceneggiatura) il detenuto n.2 è costretto a smascherarsi: è il commissario Sarti che ha organizzato la sua evasione per convincerlo ad aiutarlo nella ricerca di una bambina malata rapita. 

Monnezza decide di aiutarlo e, per farlo, fa fallire una rapina ad un treno in corsa costringendo così i componenti della banda a diventare suoi aiutanti (Monnezza come Raymond Reddington) e con loro comincia una difficilissima ricerca che li porterà ad incrociare altri banditi, rapine, omicidi e perfino un'attentato terroristico (l'omicidio di un dirigente di un'industria petrolifera). 

Alla fine sarà proprio l'antieroe Monnezza a risolvere la situazione.

Non fra i migliori polizziotteschi comunque un buon film che ha creato un mito. Fra i product placement (pochi rispetto alla media del genere) i sempreverdi J&B, Fernet e Punt & Mes anche se compaiono anche Alas Supermercati, Algida, Arena e un pacchetto di kleenex ripieno di mattone per stordire il direttore di un supermercato.

Il posto migliore dove sbattere il naso.         

Gerardo Corti

Il trucido e lo sbirro

Regia: Umberto Lenzi
Data di uscita: 27/08/1976
Cast:
Tomas Milian
Brand:
Punt&Mes

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