Come tradizione Dy's News, ecco l'allegato al coccodrillo con il film più rappresentativo di Mauro Curreri, regista torinese trentanovenne assassinato ieri con un colpo di pistola davanti i teatri di posa in via Watt a Milano.
7 gennaio 1992 quattro militari italiani (il Tenente Colonnello Enzo Venturini, il sergente maggiore Marco Matta, il maresciallo Fiorenzo Ramacci, il maresciallo capo Silvano Natale) e un francese (lieutenant de vaisseau Jean-Loup Eychenne) a bordo di un elicottero AB-205 in missione per conto della comunità europea vengono abbattuti da una coppia di MiG-21 della Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo i protivvazdusna odbrana (aeronautica militare iuguslava).
All'eccidio nel 2005 Mauro Curreri ha deciso di girare un film partendo dal diario di bordo del Maggiore Ilio Venuti e da un idea di Mauro Pastorello, come riportano i titoli di testa e coda (mentre alla sceneggiatura è accreditato solo Curreri sia nei titoli che sulla copertina del DVD n.d.r.).
Il film con Roberto Visconti, Giorgio Santangelo, Silvia De Santis e Ramona Badescu mostra la missione dei nostri militari partendo dalle loro vite da civili con le varie gioie e/o problemi famigliari, la loro voglia di servire la patria andando in missione e tutto quello che ne consegue con l'uccisione e la cerimonia commemorativa finale.
Plot classico, voglio dire: anche Apollo 13 funziona così, ma purtroppo lui è Apollo 13, e anche anche La sottile linea rossa è la sottile linea rossa e così a scendere fino ad arrivare addirittura ad Armageddon o la tempesta perfetta che comunque se ne pensi rimangono comunque dei film.
Mentre stavo guardando il film Gli eroi di Podrute, che come ogni blockbuster che si rispetti dura la bellezza di 119 minuti, mi sono più volte chiesto che cosa stessi guardando. Luoghi comuni a go-go nei dialoghi della vita da civile, interminabili riprese aeree da elicottero nelle scene di controllo aereo, inutili inserimenti di tre ragazze croate che passeggiano per strada con la voglia di farsi i militari olandesi ed italiani e la paura di incontrare gli autoctoni e un intermezzo, che probabilmente, doveva essere comico sulla pasta fatta da un commilitone. Regia inesistente con i continui cambi di stile senza rendersene conto, sceneggiatura banale e attori che, probabilmente, non erano del tutto convinti di ciò che stavano facendo. Ovvio che nessuno abbia avuto il coraggio di farlo uscire in sala ed è assurdo pensare che un omicidio sia potuto avvenire per un (non) film così.
Forse come hanno riferito alcuni telegiornali di oggi uno dei motivi potrebbe essere stato l'essersi spinto troppo con l'esercito (il ministero della difesa, l'Associazione Nazionale arma di Cavalleria e Stato Maggiore dell'esercito risultano teoricamente fra i produttori dai titoli di testa e dalla copertina del DVD), che infatti ha fatto l'unico product placement accettabile del film.
Con tutti i mezzi messi a disposizione si sarebbe potuto tranquillamente fare un Apocalypse Now 2, invece tutto è caduto nel vuoto.
Altre strane presenze le troviamo con Panna e S.Pellegrino usate ma girate e Fanta e Coca-Cola bene in vista in una scena ma con le etichette strappate in una seconda. Che ci sia stata una ritorsione in seguito ad accordo non raggiunto? Probabilmente non lo sapremo mai.
Per il resto Marlboro e scheda completa su Dy's World.