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CINEMA
22 Ottobre 2024 - 07:01

LE HARIBO CONSOLATORIE

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Under Paris (Xavier Gens, Francia, 2024)
LE HARIBO CONSOLATORIE

Film di squali ne abbiamo visti ormai di tutti i tipi dai tempi del seminale film di Spielberg, in tutte le salse fino al parossismo ironico-gore dei vari Sharknado con i dentuti animali che piovono dal cielo e assaltano addirittura dei grandi magazzini. Allora Xavier Gens, che sulla cinefilia del cinema di genere ci ha fatto una carriera “autoriale” trattando materie ormai fruste con rinvigorente eccesso adrenalinico e impudente faccia tosta, si inventa una roba inedita: un enorme squalo, evoluto per sopravvivere all’inquinamento dei mari e alle “isole di plastica”, approda nella Senna in pieno centro di Parigi a far danni. Ciò avviene poco prima della gara di Triathlon per le Olimpiadi che, con un’idea ancor più assurda di un soggetto cinematografico estremo, i politici della capitale francese (qui ben rappresentati dalla caricaturale ma allo stesso tempo iperrealistica sindaca) hanno deciso di far disputare nella Senna, appunto. Immaginate che prelibatezze per l’affamato animale protagonista del film e i suoi fratelli tutti quegli omoni natanti ammucchiati insieme… Tutto questo lo trovate nel film Netflix diretto da Gens, Sous la Seine o, come internazionalmente conosciuto, Under Paris.

Protagonista del film è la scienziata ecologista Sophia (Berenice Bejo) che anni prima della discesa nel fiume parigino aveva già drammaticamente incontrato lo squalo (è femmina e ha un nome, Lilith) che si è mangiato qualche suo compagno d’avventura tra cui il marito. Sophia viene a sapere della presenza di Lilith da un’attivista animalista Mika che ne sta seguendo il peregrinare grazie a un chip impiantato su di lei proprio da Sophia quando Lilith ancora era una piccola creatura. Capisce subito il pericolo e con il poliziotto della squadra fluviale Adil organizza una caccia ostacolata dagli animalisti che non vogliono venga uccisa e dalla sindaca che per non rovinare l’evento sportivo nega la sua pericolosa esistenza.

Il film è ben concepito anche visivamente con le immersioni subacquee nelle limacciose acque tra le catacombe romane di Parigi e raggiunge il suo clou quando, finalmente, Lilith inghiottisce Mika, ecologista estremista ed ottusa che non capisce il pericolo e che pur di difendere lo squalo mette in pericolo l’intera città. Questa scena sarebbe stata applaudita dal rumoroso pubblico del Nifff se il film vi fosse stato presentato… e anche lo spettatore così diventa… animalista! Poi Gens (se no non sarebbe una sua opera) trascende e non si lascia sfuggire la possibilità di rivaleggiare con i suoi amati film orientali, e nello specifico con Godzilla, cominciando a far distruggere Parigi… apocalisse.

Divertimento spettacolare con un sottotesto d’accusa alla miopia mondiale di fronte all’inquinamento dei mari con qualche pennellata di psicologia dei personaggi (limitata ai personaggi di Sophia e Adil) per cui il regista in un’intervista a Mad Movies cita come influenza James Cameron. Per appassionati di film di squali e per chi apprezza i film action-horror in cui le tesi su problemi reali non frenano la spettacolarità degli eventi. (voto 6)

Tra il product placement marche “subacquee” come Getac (tablet), Umatec, Cubapro, Mercury (motore), una macchina fotografica Nikon e un pacchetto di Haribo comprato da Adil per Sophia in un momento di desolazione della donna dopo un evento drammatico.

Stefano Barbacini

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