Un giovane impiegato a New Orleans viene licenziato poco prima di sposarsi, e non è l'unico problema della sua vita che sembra essere distrutta. Improvvisamente riceve una strana telefonata. Se ucciderà una mosca che ha in macchina guadagnerà i primi mille euro di una lunga sfida che lo porterà ad affrontare 13 prove (peccati) uno più assurdo dell'altro per arrivare alla cifra finale di 6 milioni di dollari.
Lui accetta la sfida e, a poco a poco, si trova a che fare con morti e vicende assurde e a sprofondare sempre più nel baratro.
Finalmente gli americani fanno un lavoro interessante rispetto ai soliti remake dei J-horror. La spiegazione a tutti i costi una volta tanto funziona e, nonostante si cambino alcune prove dell'originale tailandese 13-beloved (qui non c'è l'esercizio di coprofagia o il vecchio morto da 10 giorni nel pozzo, ma in compenso deve portare un morto a bere un caffe e deve tagliare il braccio con una sega circolare senza anestesia ad un tipo consenziente) ma tutte che fanno capire, decisamente più dell'originale, come tutte le persone coinvolte siano a loro volta vittime/concorrenti del gioco globale, che secondo le indagini di un uomo che sta indagando, è partito forse ai tempi dei romani spostandosi nei secoli e attraverso il mondo provocando i più grandi disastri della storia fra cui l'omicidio Kennedy. Un gioco fatto da eletti che tende a dimostrare come tutti possono diventare dei mostri.
Assolutamente un bel film (una volta tanto al pari dell'originale) con tanto product placement. Si può accreditare il denaro su mastercard, si controllano gli orologi Bulova e si incontra la Coca-Cola. Tanto il product placement locale. Dal famoso Food Circle Store nei paraggi di North Galvez Street al Meltdown Ice Cream.