Si è svolto a Napoli presso l'associazione il Pozzo e il pendolo la terza edizione del concorso cortometraggi noir Corto nero.
Un'interessante manifestazione diretta da Gennaro Maria Cedrangolo che ha anche creato una presentazione noir (corto pre-corti) dove interpreta un detective sullo stile Philip Marlowe che racconta a suo modo con un briciolo (secondo noi Dy's: Corti (appunto) - Nocerino - Spada, ospiti casuali non autoctoni) di ironia e (probabilmente) un po' di critica questa terza edizione.
Product placement obbligati Jack Daniel's e una copia dell'Herald tribune.
Ma veniamo ai corti nei quali, a parte il vincitore 8 dello spagnolo Raul Cerezo, carico di sponsor che lo hanno, giustamente, visto il risultato, finanziato, è stato difficile poter pensare a product placement appositamente studiati.
Ma veniamo alla lista dei film in concorso:
108.1 FM Radio (Regia di Angelo e Giuseppe Capasso, I, 2011)
Strada desolata notte. Un uomo raccoglie un autostoppista ma alla radio danno la notizia che un pericolosissimo psicopatico è libero da quelle parti: comincia così una sfida per lo spettatore per capire quale dei due è l'assassino. Bell'esercizio di stile dove le citazioni si sprecano dalle decine di film sui passaggi pericolosi partendo ovviamente da The Hitcher (ma ci si può vedere anche Octane e le strisce discontinue di Lost Highway). I fratelli Capasso conoscono il cinema e lo dimostrano. Assolutamente fra i migliori visionati. Nessun product placement.
8 (Regia di Raul Cerezo, E, 2011)
Una strana festa di compleanno. Un bambino compie 8 anni. Strani invitati. Tutte le atmosfere inquietanti da film demoniaco anni '70: Rosemary's Baby, Suspiria, Nero Veneziano, Chi è l'altro?, Il profumo della signora in nero e chi più ne ha più ne metta. Colpo di scena finale e colpo di genio del regista di fare un film assolutamente muto. Vincitore del primo premio della scuola di cinema di Napoli. Nessun product placement ma fior di sponsor nei titoli code fra cui Lord Sandwiches, Tanolotel e Auto 54 Caravans..
90 Minuti al buio (Regia di Riccardo Marchese, I, 2011)
Buttai invano un mio di è l'anagramma del titolo di questo corto che vede come protagonista un ragazzo che entra in un bar e si siede per bere un caffè Brao. Al tavolo trova un numero di Sportweek che legge passando le pubblicità di Lancia Delta, di Società Sportiva Calcio Napoli e dell'acqua Lete. Una femme fatale sta davanti al banco con le patatine San Carlo e Wacko's (sempre Unichips). Aspetta che l'uomo vada in bagno e poi gli avvelena il caffè aiutandosi con un fazzoletto di carta Caffè Brao. Sarà contenta l'azienda di questo strano product placement.
A Joke of too much (Regia di Francesco Picone, I, 2011)
Francesco Picone impara la lezione di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez facendo partire il film con un finto trailer anni '70. Peccato che i vari Machete, Tanksgiving, Werewolf Women of the S.S. e Hobo with a Shotgun erano originali, mentre questo è troppo simile a Il demone sotto la pelle (Shivers) di David Cronemberg. Poi il film parte con una classica Urban Legend anche questa in stile '70 Tarantino. Premiamo comunque l'impegno. Bravi.
Analisi mobile (Regia di Stella Sacco, I, 2011)
Una donna e il suo schiavetto rubano una macchina. Mercedes, Volksvagen, Banca di Forli e Reggio Emilia. Per il resto saggio scolastico
Anatomy (Regia di Vincenzo Pandolfi, USA, 2011)
Film underground newyorkese (e alcune influenze si vedono) con un uomo che prepara la colazione alla moglie. Sicuramente già visto più volte (Gerardo Ciccoritti giusto per citarne uno in America ma anche Soavi da noi) ma interessante. "Product placement" fuori di testa di Mr. Muscolo.
Arsenikon (Regia di Gianluca Lanzetta e Paolo Nutile, I, 2011)
Giallo basato sugli equivoci. Abbastanza noir ma subito comprensibile
Asmenut vol.2 (Regia di Adrian Campean, D, 2011)
Come fare Richard Kern senza esserlo (e nemmeno Nick Zedd). Consiglio per il vero underground newyorkese di ripassare Deathtripping - The cinema of trasgression di Jack Sargeant, Creation Books, UK, 1995
Bastard serial killer, Kill!, Kill! (Regia di Antonio Zannone, I, 2011)
Si comincia con un uomo sotterrrato per strada che risorge (poi capiremo perchè) e ad una ricerca spasmodica dei soldi di una rapina sotterrati in un cascinale dove abitano fratello e sorella dediti al cannibalismo nella perfetta tradizione delle famiglie che abitano in questi luoghi sperduti da Non aprite quella porta alle colline hanno gli occhi e così via. Film abbastanza sanguinolento che scomoda Hooper, Craven, Rod Zombie (l'immagine finale e praticamente uguale all'immagine simbolo della Casa del Diavolo), Russ Meyer (purtroppo solo nel titolo) e che ha il difetto, come molti italiani del genere (vedi il bosco fuori) di essere un po' troppo lungo e ripetitivo.
Black lips behind the door (Regia di Emanuel Tosi e Roberto Colasante, I, 2011)
Storiella noir con le regole del genere 2 femme fatale, un detective e la porta senza serratura (non penso voluto). Niente da dichiarare.
Bonsai (Regia di Oscar Martin, E, 2011)
Altro film spagnolo che non delude. Futuro post atomico, un uomo e le sue piante. Aleksandr Sokurov incontra Shin'ya Tsukamoto. Lo so il paragone è forse un po' troppo elevato ma assolutamente da recuperare.
Bus Scum (Regia di Luigi Scaglione, Pol, 2011)
Un aspirante razzista su un tram. 4 minuti inutili per un corto che vorrebbe essere sociale.
El padre (Regia di Patricia Venti, E, 2011)
Film spagnolo sul vero caso di Elisabeth Fritz e del padre Josef Fritz, il famoso aguzzino austriaco che per 24 anni tenne in schiavitù la figlia nella casa sotterranea che aveva creato. Troppo duro per fare product placement
Foto (Regia di Ismael Ferrer, E, 2011)
Una ragazzina riceve una macchina fotografica Canon in regalo ma qualcosa non torna. Bel corto spagnolo con una stora più orientale che iberica.
il profumo delle sette note nere (Antonello Picciano, I, 2011)
Interessante soprattutto per il titolo che scimmiotta Il profumo della signora in nero e le 7 note in nero di Lucio Fulci
Riko (Adrian Campean, D, 2010)
In uno showroom Campesan disegna il graffito Riko. Mantengo le mie riserve. Product placement giradischi Stanton
Il regista del mondo (Carlo Fumo, I, 2011)
Interessante storia di cinema, politica, affari e mafia in pieno stile Fumo. Tognazzi chiede ad Haber se vuole apparire su Wikileaks.
Virgo dai colori primari (Egidio Ferrara, I, 2011)
Storia narcisistica che coinvolge tre amiche
Passi Falsi (Ambra Curato e Tancredi Piovesan)
Una sorta di Spy story abbastanza prevedibile con un cartello probabilmente casuale della storica 892892
Le storie che invento non le so raccontare (Francesco Lettieri, I. 2011)
Interessante esperimento. Diviso in capitoli dove un po' a ritroso e un po' svelando pezzi il regista tenta di raccontare la sua storia. Un po' pulp un po' Tarantino un po' Irreversible e quant'altro. Fra i più interessanti visti. Product placement perso per i preservativi. Gimen un giaccone.
VRT (Luca Vullo, I 2011)
Nel futuro un reality sull'uccisione dei compagni. Colpo di scena ma già visto. Benedicta Boccoli cita il Viagra
Polvere (Andrea D'Asaro, I, 2011)
Interessante storia di mafia e giovani molto simile a film di questi anni come il dolce e l'amaro