BATMAN (Tim Burton, USA, 1989)
In attesa del capitolo conclusivo della trilogia di Christopher Nolan in uscita fra nove giorni in Italia, The Dark knigt Rises, nel quale Batman incontrerà il più pericoloso fra i suoi nemici, quel Bane che nella saga Knighfall arrivò a spezzargli la schiena e a paralizzarlo, cominciamo un mini speciale sulle avventure dell'uomo pipistrello con il primo film della quadrilogia precedente: quello targato Tim Burton del 1989.
Iniziamo con il dire che il Batman con Micheal Keaton, Jack Nicholson nella parte del Joker e Kim Basinger in quella di Vicki Vale è il primo film su Batman, o meglio, sul primo supereroe, post crisis.
Fra lui e il Batman interpretato da Adam West negli anni '60 ma anche dal Superman interpretato da Christopher Reeve negli anni '80 c'è un mondo, o meglio la distruzione degli infiniti mondi perchè fra l'estate del 1985 e quella del 1986 l'universo DC Comics subisce la prima grandissima trasformazione.
Appesantita da anni di storie e terre parallele la DC Comics, a metà degli anni '80, ha bisogno di dare una regolata al suo universo nonchè di traformarlo per un pubblico più adulto. Nasce così un crossover senza precedenti che coinvolge tutte le testate DC: Crisis on Infinite Earths.
In dodici numeri tutti i mondi paralleli e i loro abitanti collidono. L'Anti-Monitor minaccia di distruggere tutto e i vari eroi, sotto la guida del monitor tentano di fermarlo cadendo uno dopo l'altro. Man mano che Flash, piuttosto che Supergirl e tutti gli altri muiono in battaglia, le loro testate vengono chiuse, mentre un altra serie Who's Who cataloga mensilmente i giocatori rimasti in campo.
Finita la strage si può ricominciare da capo facendo maturare anche i personaggi e, nel corso del 86-87, vengono ricreati fra gli altri Wonder Woman, Flash, Green Arrow, Green Lantern e soprattutto Superman con Man of Steel di John Byrne e Batman con The Dark Knight di Frank Miller.
Con Dark Knight Batman diventa cupo, tenebroso, gotico e noir. In poche parole per spiegare la differenza fra la DC Comics pre e post crisis basta paragonare il pigiamino grigio e blu del Batman televisivo alla corazza nera del Batman di Burton.
Per dare l'idea di questo Batman appena rinato non poteva non arrivare un regista che ha fatto del gotico il suo punto di forza e che comincia a dare all'uomo pipistrello una serie di problematiche trasformandolo nella creatura della notte che conosciamo.
Siamo agli inizi (a Gotham City si è appena cominciato a sentire parlare di lui) anche se Burton non segue la strada della genesi vera e propria intrapresa invece da Nolan, e quindi non ci spiega come mai Batman è il più grande investigatore della terra, come conosca tutte le tecniche mortali inventate (il suo addestramento è stato simile a quello imposto da "Kill" Bill ai suoi serpenti assassini) e soprattutto come faccia ad avere una Batmobile o un Batplano in garage, ma si limita ad un flashback sulla morte dei suoi genitori per mano del futuro Joker.
La vera nascita che vediamo è quella del Joker, uno degli ospiti più graditi all'Arkham Asylum che avviene durante una collutazione fra i due in una fabbrica di prodotti tossici e la caduta di quest'ultimo in una vasca d'acido. (Io ho creato te e tu hai creato me sarà lo scambio di battute finale fra i due).
In mezzo a loro si insinua la bella Vicki Vale, fotografa appena tornata da Corto Maltese (isoletta perennemente in guerra dell'universo DC, omaggio di Frank Miller a Hugo Pratt) che vorrebbe fare un servizio sul pipistrello e si innamora di Bruce Wayne.
Gotico, con decine di citazioni cinematografiche, fumettistiche e letterarie il film contiene anche un bel po' di product placement con 22 brand presenti dalle Camel all'American Express, ma per rimanere in campo pubblicitario citiamo la campagna pubblicitaria del Joker per i suoi prodotti mortali: "Oh deliziosa abbronzatura, le labbra rosso rubino e il colore dei suoi capelli cosi naturale solo il vostro becchino capirà qual'era il vero. So che state dicendo: dove posso trovare questi grandi nuovi prodotti? E qui e la trovata. C'e il caso che li abbiate gia comprati"
Assolutamente geniale