TATANKA – Giuseppe Gagliardi (2011)
Esempio di cinema medio come ogni cinematografia sana dovrebbe produrne in buona e costante quantità, Tatanka è invece quasi un’eccezione nel panorama italiano (che particolarmente sano non è).
Infatti la produzione del cinema “medio” in Italia (non sto parlando del cinema popolare e di genere a basso budget, ma di un cinema il cui obiettivo è quello di narrare una storia con professionalità, ben girato e ben recitato, senza particolari vezzi artistici, metafisici o politici) è ormai appannaggio della tv in tutti i suoi esempi migliori (Romanzo criminale) e peggiori (elenco troppo lungo…), ed è particolarmente strano doverlo vedere, quando è girato per il cinema, confinato nei circuiti d’essai!
Tatanka di Giuseppe Gagliardi narra le vicende di un giovane malvivente strappato ai bassifondi da un manager semifallito che gli prospetta un futuro radioso nella boxe. Michele diventa promettente pugile dopo 8 anni di ingiusta prigione ma dovrà scontrarsi con incontri truccati e illegali per tentare di scalare la vetta.
Gagliardi racconta una storia tipica del cinema americano calandola nella provincia campana, precisamente a Marcianise (paese natale del protagonista Clemente Russo, vera medaglia d’argento olimpica a Pechino 2008) tra ladruncoli e boss mafiosi, riuscendo brillantemente ad incrociare “Lassù qualcuno mi ama” con “Gomorra”.
L’impianto da docufiction iniziale (il film è tratto da un racconto di Saviano “La bellezza e l’inferno” dedicato proprio alla carriera di Clemente Russo pugile), che il regista costruisce sia utilizzando come protagonista un vero pugile, sia rispettando l’ambientazione che la parlata locale (il film è sottotitolato in italiano perché quasi interamente parlato in dialetto), ci riporta alla sua prima opera, la simpaticissima “La vera leggenda di Tony Vilar” sulla vita di un ex famoso cantante argentino veramente esistito, per poi svilupparsi in scioltezza in una narrazione avvincente tra il noir e il dramma sportivo.
Opera che dovrebbe incontrare il favore del grande pubblico ma che invece resterà purtroppo prodotto di nicchia subissato dai comici e dalle storie di amore adolescenziale che ancora la fanno da padroni al box office.
Lotta serrata tra pugili ma anche tra brand in Tatanka: LEONE e ADIDAS battagliano per fornire guantoni e caschi ai combattenti del ring (e bisogna dire che la prima è sempre presente addosso al protagonista mentre alla seconda vengono lasciati gli avversari sconfitti…).
Per il resto product placement non particolarmente invasivo, con MERCEDES e GUINNESS marchi di fama invitati nell’operazione che vede in primo piano un omaggio alla gloriosa EXCELSIOR BOXE di Marcianise deputata ad ospitare gli allenamenti di Michele/Clemente Russo verso la fama. Ringraziamento nei titoli di coda anche per la ditta di Onoranze funebri con cui si sono costruite le scene riguardanti un funerale.