Eva nera è il secondo film del sodalizio fra Laura Gemser e Aristide Massaccessi che porterà prima alla serie di Emanuelle nera e poi ai film successivi.
Girato in contemporanea con Emanuelle nera: Orient reportage, il film, che ovviamente non fa parte della serie parla di Eva, una bella ballerina esotica che fa i numeri in un night club con dei serpenti.
Notata da Julius nel locale di Hong Kong dove si esibisce la porta a casa dal fratello Judas, un riccone con la mania dei serpenti che la riempie di soldi e regali.
Nella sua nuova vita conosce altre due donne con le quali lesbica un po’ (marchio di fabbrica D’Amato ’70) ma Julius se ne accorge e le fa uccidere dai serprenti del fratello.
Eva porta allora Julius su un isola con la scusa di una scopata facile ma lo fa uccidere da degli autoctoni con il rituale del serpente (dove?) ma non facciamo spoiler.
Poi torna da Judas e danza da lui con un black mamba facendosi mordere.
A parte le abbondanti scene di nudo e lesbo e l’abbondante product placement che è lo stesso di Emanuelle nera: stessa macchina Mercedes per la protagonista, stessi ombelloni logati Kent, stesse bottiglie di J&B, e a parte la perversione latente (vi ho detto che Judas e Julius sono rispettivamente il padre e lo zio di Eva?) per il resto, per dirla alla Giusti, il film è un po’ una palla.
Per cultori della Gemser e di D’amato.