Ci sono dei film che sembrano nati per il product placement. The Fast & the Furious (e tutta la saga che ne è seguita fino a Fast Five) appartiene sicuramente a questo genere di film.
Storia inesistente (o quasi): quante volte abbiamo visto uno sbirro infiltrato che finisce per affezionarsi ai rapinatori che deve controllare? Per il resto il film è velocità, motori, muscoli (quelli di Vin Diesel e Matt Schulze), belle fighe (a cominciare da Michelle Rodriguez e Jordana Brewster ma tantissime altre di contorno) e Brand.
Los Angeles: la banda della Honda Civic è dedita ai furti di camion carichi di oggetti preziosi (molto bella la scena iniziale con la carrellata nel container pieno di attrezzature Panasonic). La tecnica è la sempre la stessa: accerchiare il camion in un luogo isolato e assalirlo in perfetto stile apache contro la diligenza di John Wayne.
Un poliziotto dell'FBI viene infiltrato nel mondo delle corse clandestine che sono comandate da Dominic Toretto (Vin Diesel). Dopo l'iniziale diffidenza dovuta anche al fatto che fa colpo sulla sorella di Toretto, l'agente Brian O'Conner (Paul Walker), che lavora sotto copertura in un negozio di ricambi per auto, riesce ad ottenere la fiducia di Toretto grazie ad un salvataggio miracoloso da una retata della polizia. Detto questo il resto è tutto abbastanza scontato, compreso il finale.
Quando lo vidi la prima volta nel 2001 rimasi perplesso. Adesso che mi è stata commissionata la serie e sono stato costretto ad una seconda visione l'ho decisamente rivalutato ma solo per la sua appartenenza ad una serie che nel corso del tempo è abbastanza migliorata. Per quanto riguarda i brand ne abbiamo contati 102, quasi tutte di auto e accessori. Fra gli altri il pneumatico Pirelli analizzato dall'agente O'Conner, le sue scarpe Converse inquadrate durante i cambi. Il top comunque lo mantiene la Honda Civic che sorpassa addirittura un camion passandoci sotto. Film successivo 2fast 2furious