The Amazing Spiderman; sicuramente molto Spiderman il reboot in salsa iperrealistica della serie diretto dal misconosciuto Marc Webb (nomen omen) dedicata al più famoso personaggio Marvel, ma l'aggettivo "amazing" lo riserveremo invece al PP effettuato da Sony nella pellicola.
Già il titolo in se della pellicola è però fuorviante, in quanto The Amazing Spiderman è il nome di una delle testate classiche e più longeve di Marvel dedicata all'Uomo Ragno, mentre questo reboot pesca a piene mani dalla ben più recente collana Ultimate Spiderman (che la Gazzetta dello Sport si è affrettata a pubblicare in un volume da edicola in parallelo all'uscita del film), facente parte dell' "Universo Ultimate" dove molto personaggi ed eroi Marvel sono stati parzialmente reinventati, svecchiati, ed adattati al pubblico giovanilistico ben più smaliziato dei giorni nostri. Alcune differenze stilistiche quindi (leggermente diverso il costume di Spiderman), ma anche per quanto riguarda i personaggi (zia May e Zio Ben molto più giovani che nella collana Amazing), e lo sviluppo delle storie, con Peter Parker che viene morso dal ragno geneticamente modificato (e quindi non più radioattivo come nei favolosi anni '60) nei laboratori della multinazionale Oscorp di proprietà di Norman Osbourne, il futuro Goblin, che siam convinti ritroveremo nella prossima pellicola della saga ragnesca.
La cosa che salta immediatamente all'occhio, e che può o meno piacere (a chi scrive ha lasciato abbastanza freddino), è il taglio estremamente realista del film, che riporta immediatamente alla mente le pellicole della recente trilogia batmaniana di Christopher Nolan. Dal punto di vista visivo, le similitudini sono molto evidenti, con i panorami di New York ripresi dall'alto dei suoi grattacieli ed il taglio drammatico e realistico della storia, priva di tutti quegli elementi camp e naìve che invece caratterizzano da sempre la figura di Spiderman, decisamente meno oscura e drammatica di Batman. Da questo film esce un Peter Parker/Spiderman decisamente tormentato e sofferente, quasi un vigilante in costume incompreso, un personaggio a tratti addirittura notturno più che il supereroe solare e spiritoso di casa Marvel.
Il film sta avendo grande successo, come prevedibile per questo genere di operazioni blockbuster, al botteghino, ed assicurerà quindi una lunga discendenza cinematografica al buon Peter. La regia è discreta, sebbene la pellicola risulti alla fine un po' legnosa e lenta in diverse parti, e il trittico di attori principali sostanzialmente all'altezza, con un Adrew Garfield/Spiderman vagamente emo che ci ricorda un po' il Robert Pattinson di Twilight, un Rhys Ifans forse non in formissima o comunque non centratissimo nella parte del Prof. Connors/Lizard, mentre è perfetta Emma Stone nella parte dell'eterna fidanzatina adolescente di Peter, Gwen Stacy.
Per quanto riguarda il PP presente, come dicevo sopra, ad esso va destinato l'appellativo di "amazing" ovvero spettacolare. Un ottimo lavoro di inserimento è stato svolto nella pellicola, che per quantità e qualità non ci fa rimpiangere i vari recenti Iron Man o Avengers di casa Marvel.
La parte del leone la fa Sony (e d'altronde la pellicola è prodotta da Columbia, sussidiaria di Sony Pictures Entertainment), che infila ogni genere di prodotto elettronico col suo brand nella pellicola; una varietà davvero notevole di oggetti a marchio Sony. Troviamo quindi lo smartphone Sony Ericsson Xperia Ion (protagonista anche di uno spot TV assieme a Spiderman), il Tablet Sony, i personal computers Sony Vaio, una videocamera HD Sony. E quindi Sony Corporation stravince in quantità e qualità -tutti gli inserimenti sono mirati, ben collocati nella scena, riconoscibili ma non sfacciati- il titolo di primo parner in PP della pellicola.
A margine, troviamo numerosi altri marchi famosi, su tutte le scarpe Nike che Peter Parker indossa per tutta la durata del film. Nella scena della sfida a basket tra il bullo Flash Thompson e un Peter Parker fresco di nuovi superpoteri, saltano poi all'occhio le divise sportive da basket Russel Athletics, ed il pallone Rawlings. Vediamo anche un teppista che molesta Peter sulla metropolitana vestire una jacket by Adidas, e nella camera di Peter fa bella mostra di se un Cubo di Rubik, il famoso rompicapo tridimensionale recentemente rimesso sul mercato.
Il motore di ricerca preferito da Peter per le sue incursioni in rete a caccia di informazione sullo scomparso padre scienziato è, una volta tanto, Bing (by Microsoft) che in The Amazing Spiderman soppianta l'onnipresente Google ben radicato in tantissimi altri blockbuster.
E per quanto riguarda il settore dell'automotive, i marchi che abbiamo riscontrato nella pellicola sono: BMW, Chevrolet e Mercedes. Forse ci può essere scappato qualche marchio minore, ma in sostanza il PP di questo Amazing Spiderman è tutto qui, e scusate se è poco.
Piccola nota a margine per i fans di Spiderman. In questo film fanno la loro comparsa i classici "lanciaragnatele" che sparano una sorta di ragnatela sintetica, inventati da Peter Parker, cosa che nella precedente trilogia di Sam Raimi era stata sostituita da vere ragnatele organiche che Peter/Spiderman sparava con disinvoltuira dai polsi (e perchè non dal culo, come gli aracnidi, non c'è mai stato spiegato).
Alleluja, un triplo hurrà per i lanciaragnatele!