CINEMA
17 Settembre 2010 - 09:28
Dysdrama
Fine pena mai
Quasi un revival del genere poliziottesco anni '70, sta tornando di moda nel nostro paese un certo genere di cinema "malavitoso" (Romanzo Criminale di SKY ha spianato la strada). Questo Fine pena mai, film di Davide Barletti e Lorenzo Conte, interpretato da degli ottimi Claudio Santamaria e Valentina Cervi, è basato sui diari dal carcere di Antonio Perrone, malavitoso condannato per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, ed al pari di Romanzo Criminale ripercorre le gesta dell'antieroe di turno (e la sua bella) a partire dalla giovinezza e dai primi passi nella mala fino a terminare con la condanna al 41/bis, il cosiddetto carcere duro. Ascesa, caduta e dannazione. Interessante, come in tutti i film di questo genere, il parco autovetture "vintage" (la pellicola è ambientata a partire dai primi anni '80). E così vediamo il protagonista, Tonio, che non appena fa i primi soldi coi suo traffici illeciti si compera una fiammante Maserati Biturbo cabrio rossa, automobile che lo accompagnerà per quasi tutto il film. Le altre autovetture che abbiamo notato sono: Jaguar, Volkswagen Golf, Fiat Uno, Mercedes, Lancia Thema. Un bell'assortimento delle marche/auto dell'epoca, ma sempre con Maserati protagonista assoluta. C'è poi un interessante posizionamento di Bburago, la storica marca di modellismo di autovetture italiana, ora brand acquistato e rilanciato dalla cinese Maisto. Tonio regala al figlio un modellino Bburago, ma non solo: nel doppio fondo della scatola in cartone contenente l'automobilina ci nasconde pure la droga che traffica. Sono inoltre Marlboro le sigarette preferite dai protagonisti. E mentre SKY Cinema passa questa pellicola, in attesa dell'arrivo di Romanzo Criminale 2, Michele Placido fa scalpore a Venezia (e non solo) con il suo Vallanzasca - gli angeli del male. Sembrerebbero proprio tornati gli anni '70 ed il poliziottesco in grande stile, chissà che ne penserebbe il compianto Maurizio Merli.
Marco Premi
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