SPIDER-MAN (Sam Raimi, Usa, 2002)
Dopo aver analizzato la trilogia dell'uomo ragno anni '70 per lo speciale sull'uscita di The Amazing Spider-man, il passo successivo è la trilogia di Sam Raimi, quella che in un certo senso ha aperto la strada alla nuova ondata di supereoi degli anni 2000.
La colpa/merito non fu tutta/o sua/o, bisogna infatti fare un passo indietro.
Dopo varie ipotesi e sceneggiature per cercare di creare una saga per il supereroe Marvel di punta che fosse al passo con in tempi, così come aveva fatto la concorrente DC Comics negli anni '80 con Superman e nei '90 con Batman (visto anche il successo che avevano appena riscosso gli X-MEN di Bryan Singer), finalmente nell'estate del 2001 si gira il primo film della saga Spiderman di Sam Raimi (il famosissimo regista de La casa) con Tobey Maguire nella parte del timido Peter Parker, Kirsten Dunst nella parte dell'eterna fidanzatina Mary Jane Watson e Willem Dafoe nel ruolo del villain di turno (Norman Osborn/Green Goblin).
L'uscita è prevista poco dopo ma succede l'incredibile: l'11 settembre 2001 Osama Bin Laden tira giù le torri gemelle.
Il film viene rimandato a data da destinarsi, non solo perchè va assolutamente cambiato il finale che vedeva un elicottero di presunti cattivi catturato in una ragnatela gigante fra le due torri, ma perchè Hollywood cadde nell'errore di pensare che in quel momento l'america avesse bisogno di buoni sentimenti, cosa che fece bloccare tutti i film d'azione per fare uscire in fretta e furia le commedie romantiche che aveva in cantiere con le varie Julie Roberts, Angeline Jolie e così via.
Niente di più sbagliato: gli incassi al botteghino crollarono e ci volle addirittura Jack Bauer (la prima puntata di 24 fu trasmessa dalla Fox il 6 novembre 2001 con record di ascolti) per far capire a Hollywood che l'america non aveva bisogno di buoni sentimenti ma di eroi ed ecco quindi arrivare il decennio più ricco di supereroi, agenti segreti, superpoliziotti o eroi "quasi" normali che la storia del cinema ricordi, partendo proprio dallo Spider-man di Raimi.
La storia segue, non senza alcune libertà, la classica genesi ideata da Stan Lee (che qui appare, in uno dei suoi tanti camei come uomo che porta al sicuro una bambina durante l'attacco del Goblin): il timido Peter Parker, genio, amante della fotografia e pazzo per la bella Mary Jane, in visita ad un laboratorio viene morso da un ragno geneticamente modificato (all'origine era radioattivo) e così si trasforma. Lo zio durante una rapina viene ucciso così lui, seguendo i suoi consigli (un grande potere porta grandi responsabilità) decide di diventare Spiderman per proteggere la città di New York dalla delinquenza e da ogni genere di pericolo.
A questo punto entra in scena il cattivo nella figura del Green Goblin: scienziato impazzito a causa di un esperimento che vuole vendicarsi sulla città dei torti subiti.
Classico il contorno: la dolce zia May, la polizia che non sa se arrestarlo o aiutarlo, i cittadini di New York che invece sanno con chi stare ("se ce l'hai con Spiderman ce l'hai con New York" urla un cittadino dal ponte di Brooklin al goblin) e il mitico J. Jonah Jameson direttore del Daily Bugle da sempre contro di lui.
Spiderman è decisamente un buon film che contiene scene memorabili (quante volte è stato ripreso il bacio a testa in giù fra Spider-man e Mary Jane, a cominciare da Shrek?) riferimenti a fumetti, arte e colleghi precedenti.
I palloni volanti presenti durante l'attacco del Goblin alla città ricordano quelli presenti a Gotham City durante l'attacco del Joker, lui va a meditare sul doccione del Chrysler Building quasi fosse Batman e la zia, ad un certo punto, gli ricorda che, in fondo, non è Superman.
Tantissimi product placement con 80 brand presenti di cui almeno 4 meritano una mezione speciale: il camion della Carlsberg che da un passaggio durante il primo inseguimento, Dr. Pepper lattina che serve per allenarsi con le ragnatele, Columbia University che è talmente avanti da avere ragni geneticamente modificati che ti possono trasformare in supereroe, nonchè il microscopio più potente della costa ovest degli Stati Uniti e attrezzature Imed Gemini posizionate a mo' di pubblico durante la quasi doppia confessione di Peter a Mary Jane più ovviamente molte altre degne di nota.
Per finire una chicca. Il finale fu ovviamente cambiato e Spiderman invece di intrappolare i cattivi nella ragnatela al World Trade Centre si arrampica fino alla bandiera americana in cima ad un grattacielo lanciandosi verso le future avventure di Spider-man 2.
Orgoglio americano e sullo sfondo il Chrysler Building di proprietà della Abu Dhabi Invenstiment Council.