Era il 1954, quando dall'unico paese che aveva provato gli effetti della bomba atomica, arriva Godzilla, il mostro radiattivo per eccellenza, il padre di una serie di cloni e discendenti più o meno riusciti, il primo esperimento per i successivi robottoni salvaterra arrivati alla fine degli anni '70.

Arcipelago giapponese, durante una tempesta, nell'isola di Odo arriva la devastazione provocata da Godzila. Gli abitanti raccontano che la creatura mostruosa arriva dal mare, per cibarsi, una volta mangiati tutti i pesci degli abitanti del villaggio. In effetti al largo delle coste del Giappone le navi continuano a sparire e gli americani continuano a fare esperimenti atomici sugli atolli, poi per forza che le iguane contaminate si incazzano...

Tutti in Giappone sono sconvolti. Giornalisti e scienziati arrivano da tutto il mondo (lasciate perdere il product placement probabilmente casuale degli aerei US Air Force, Japan Airlines, Pan american, questa scena sara la fondamentale per Godzilla king of the monsters dell'anno successivo) per cercare di trovare una soluzione e documentare ed uccidere il mostro e questo non fa altro che far incazzare il nostro povero eroe che decide così di distruggere Tokyo partendo dal treno per arrivare alla centrale elettrica, al gasdotto ed infine a tutta la città sponsorizzata dei neon della Nippon Beer e dei grandi magazzini Isetan, nonostante ci sia comunque qualche scienziato che sostenga che un esemplare come Godzilla vada salvato.

Alla fine però vince la linea dura e la fortuna è che uno scienziato ha scoperto come trasformare l'ossigeno dell'acqua in un'arma mortale. L'esperimento riesce e del povero Godzilla non rimane che lo scheletro sul fondo dell'oceano. Non manca quindi la morale. Speriamo che nessuno cerchi di usare questa scoperta come arma, potrebbe fare una strage di bagnanti.

Per quanto riguarda il nostro eroe, invece sappiamo come è andata. Successo planetario e resuscitato d'urgenza tanto che dopo sessan'anni gode ancora di ottima salute.