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CINEMA
14 Luglio 2024 - 20:24

NIFFF 2024

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Asian Competition
NIFFF 2024

Senza sorprese il vincitore di questa sezione del NIFFF, Neuchatel Fantastic Film Festival 2024, tutti si pensava che potesse essere (ed è stato) Twilight of the warriors: walled in di Soi Cheang, film che rinverdisce il periodo dei grandi film action hongkonghesi ambientandolo in un quartiere malfamato di Kowloon negli anni '80. Scenografie e coreografie spettacolari.

Action serrato è anche l'ultimo film di Dante Lam, Bursting point (girato assieme a Waihon Tong), poliziesco dalle tante sottotrame che basterebbero per una serie di 10 episodi almeno, qui tutte concentrate in un film di due ore e mezzo che portano a tanto scontri a fuoco, auto distrutte e tante botte.

Sciamani ed esumatori di cadaveri, invece, nel sudcoreano Exhumaun horror che si mischia con la tradizione e i riti della provincia coreana e che presenta tanti (troppi) effetti digitali.

Secondo capitolo del giapponese Fly me to the Saitama (From Biwa lake with love) dopo che lo scorso anno avevamo visto al NIFFF 2023. Con uno spirito d'avventura che molto deve all'estetica dei manga, il film fa ironia sulle rivalità delle province giapponesi. A noi sarebbe bastato il primo e avremmo lasciato questo secondo capitolo al consumo interno degli spettatori giapponesi (molte inside joke sono incomprensibili al di fuori della nazione d'origine).

Una specie di rivisitazione di Nightmare è il film indonesiano Respati in cui però non mancano infiniti jump scares e apparizioni mostruose tipiche degli horror orientali

In un futuro distopico in cui tutti sono obbligati ad indossare un sacchetto in testa per coprire il volto, si svolge Schirkoa: in lies we trust dell'indiano Ishan Shukla che vede tra i protagonisti (doppia con la sua voce un personaggio che ha le sue fattezze) l'ospite d'onore del NIFFF 2024, Asia Argento.

Terribile e nichilista il personaggio della ragazzina omicida di famiglie "perbene" inventata per il film giapponese Toxic daughteropera che non riesce però a sfruttare a pieno le potenzialità del personaggio e a tenere il punto fino alla fine perdendosi in lungaggini non necessarie

STEFANO BARBACINI

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