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CINEMA
14 Luglio 2024 - 19:54

NIFFF 2024

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International Competition
NIFFF 2024

Al concorso del NIFFF, Neuchatel Fantastic Film Festival, 2023 vinse un film malese, Tiger stripes, in cui una ragazza al momento del passaggio a donna adulta si trasformava in donna-tigre; quest'anno i selezionatori ci riprovano presentando ben due film con le stesse caratteristiche, Animale della francese Emma Benestan in cui un'appassionata di corride affronta il trauma della violenza sessuale trasformandosi in donna-toro e Mi bestia della colombiana Camila Beltran in cui una ragazza cerca di dominare le proprie paure e i propri cambiamenti psicologici e fisici trasformandosi in una più "tradizionale" lupa-mannara.

I due film non hanno però avuto lo stesso risultato di Tiger Stripes non ricevendo premi dato che il vincitore del concorso internazionale quest'anno è stato il norvegese Handling the undead della norvegese Thea Hvistendahl e i suoi "zombi" atipici. Il film è ben diretto e ha una buona atmosfera ma l'argomento ci sembra già troppo sfruttato, ovvero i morti che dopo una specie di black-out tornano in vita dai propri cari ma... trasformati in qualcosa di diverso da come li si conosceva...

Premiato dalla critica l'indiano Ennennum di un'altra regista donna, Shalini Ushadevi, ennesimo caso di utilizzo della fantascienza al solo scopo di parlare dei rapporti uomo-donna; nel futuro un programma informatico invasivo permette di modificare alcune parti della personalità del proprio partner, quelle meno amate, per ottenere così il compagno perfetto!

Il pubblico invece ha preferito Oddity di Damian McCarthy, film che mantiene fede al proprio titolo con una sceneggiatura ad incastri e cambiamenti di senso attorno ad un omicidio avvenuto in strane circostanze.

Nessun riconoscimento, invece, a quello che a noi è piaciuto di più, Des Teufels bad di Veronika Franz e Severin FIala, ambientato in un medioevo duro e violento (inizia con la scena shock di una madre che getta il proprio neonato in fondo ad una cascata) trascende il cinema di genere aspirando ad un livello artistico, per fattura e resa iconografica, a tutto tondo. Prodotto dall'ineffabile Ulrich Seidl.

She loved blossoms more di Yannis Veslemes mantiene fede all'originalità del nuovo cinema greco essendo un viaggio lisergico e cronenberghiano che vede giovani mad-scientists che, tra droga e sesso, cercano il modo per viaggiare nel regno dei morti e riportare la madre in quello dei vivi.

Terzo capitolo della trilogia di Ti West (anche i precedenti X e Pearl sono stati presentati al NIFFF negli anni precedenti) Maxxxine si concentra sull'unica sopravvissuta al massacro finale di X che cerca di rifarsi una vita fuori dal porno ma il passato torna a tormentarla e la costringe a difendersi ricorrendo all'estrema violenza e in un'ambientazione vintage.

Tilman Singer ritorna al festival con Cuckoo in cui imbastisce una trama complicata ma godibilmente horror in cui una terribile donna urlatrice minaccia una giovane lesbo-rockettara per scopi non chiari ma che hanno a che fare con gravidanze non desiderate...

Come in Ennennum, anche in Eternal di Ulaa Salim la fantascienza è punto di partenza ma solo per narrare delle tribolazioni amorose di uno scienziato che deve andare in missione per chiudere una frattura nella crosta terrestre nei mari d'Islanda e nel contempo cercare di riparare la frattura del suo rapporto sentimentale...

Extraterrestri che vogliono arrivare sulla terra sequestrano un astronauta e chiedono alla sorella di procurare loro cinque corpi da "possedere" per poter approdare tra gli umani. Il dilemma della protagonista di Pendant ce temps sur terre del francese Jeremy Clapin è questo: salvare il fratello e portare a morte cinque persone innocenti oppure lasciare il fratello al suo destino?

L'americano Michael Felker con Things will be different crea una trama che gioca sugli spostamenti avanti e indietro nel tempo ma si perde senza uscita nel giochino che ha architettato.

STEFANO BARBACINI

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