E' in arrivo questo venerdì 15 Giugno nei cinema italiani Il Dittatore, l'ultima fatica cinematografica di Sacha Baron Coen, che torna a regalarci un personaggio eccessivo, rozzo e sguaiato sulla scia dei vari Ali G, Borat e Bruno.
Ed ecco quindi che, dopo improbabili rapper bianchi, ignorantissimi corrispondenti della TV kazaka, e volgarissimi esperti di moda gay austriaci, il comico ed attore britannico dipinge il ritratto di un tipico dittatorucolo mediamente sanguinario ed oppressivo di un fantomatico paese nordafricano.
Nella fittizia Repubblica di Wadiya l'Ammiraglio Generale Hafez Aladeen è seriamente impegnato a contrastare con tutti i mezzi ogni barlume di democrazia che possa minare il suo potere; ma da li si dovrà recare a New York per parlare alle Nazioni Unite, dove i leader del mondo democratico preoccupati gli chiedono di render conto del suo operato. Ci aspettiamo quindi la solita girandola di gags demenziali e surreali basate sullo scontro culturale che il personaggio, destinato a perdere la sua identità ed a essere scambiato per una persona normale, scatenerà.
Ispirato nemmeno tanto velatamente ai peggiori dittatori ed ex dittatori della storia recente, Gheddafi e Saddam Hussein su tutti (ma non solo), il film cercherà di bissare la ricetta del fortunatissimo Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (ad oggi la pellicola di maggior successo per Cohen) rinunciando però alla formula del muckumentary in precedenza utilizzata sia in Borat che in Bruno, in favore di una più tradizionale commedia demenziale in cui è affiancato da un cast guidato tra gli altri da Ben Kingsley.
In attesa di poterci godere e valutare l'intera pellicola abbiamo già notato, nel secondo trailer italiano esteso, il primo PP del film. E' infatti chiaramente riconoscibile già dal promo una Vespa Piaggio su cui la coprotagonista, una tipica ragazza alternative che dimostrava davanti alla sede dell'ONU, carica un'irriconoscibile e sbarbato Aladeen dopo averlo scambiato per un dimostrante come lei, cosa fatta anche dalla polizia che gli da una bella ripassata.
Piaggio non è nuova a questo genere di inserimento nelle pellicole di Cohen, e ci viene anzi da pensare che sia un brand che collabora attivamente ai suoi film, dato che lo scooter Vespa Piaggio è stato anche protagonista di alcune scene in Bruno, e veniva usato dal protagonista per spostarsi in terra americana.
Il mercato nordamericano, a cui il film è principalmente diretto, è da sempre ricettivo nei confronti del Made in Italy (si veda il recente sbarco in America della Fiat 500) ed è lecito supporre che anche lo scooter per definizione, la Vespa Piaggio, punti a legittimare e rafforzare la sua presenza negli USA anche attraverso operazioni di PP ed inserimenti mirati dei suoi veicoli in blockbuster cinematografici che catturino la fantasia della potenziale clientela americana.
E nel più classico e provocatorio stile di Cohen, Il Dittatore è dedicato alla memoria del recentemente scomparso "Caro Leader" Kim Jong-il, ex dittatore nordcoreano .