Il grande Steno chiude la sua filmografia con una divertentissima commedia grottesca : Animali metropolitani, datato 1987. Questo film nonostante sia trash, rimane un cult degli anni ’80 con un numeroso cast di attori intramontabili del calibro Donald Pleseance e Senta Berger e caratteristi come Jimmy Il Fenomeno, Renato Cecchetto e Francesco Scali. Il film inizia con una scena ambientata nell’anno 3300, che neanche nei grandi film di fantascienza sono arrivati ad un epoca futura cosi lontana. In un università spaziale, gli studenti tornati ad essere scimmie studiano la devoluzione che ha portato l’uomo a tornare scimmia. Il docente mette su un documentario trovato negli scavi archeologici nella valle di Hollywood risalente al 1987, dove il professor Livingstone di antropologia (Donald Pleseance), insieme alla dottoressa Abbott di isologia (Senta Berger) e il docente all’università di Chicago Coen (Galeazzo Benti) si recano a Roma per studiare un tipo di evoluzione sugli esseri umani che tendono a diventare animali. Giunti in elicottero nella capitale vengono accolti dalla guida Spartaco Scorcelletti (Ninetto Davoli) che li porta in giro per Roma in Land Rover. Filmeranno di nascosto, con una telecamera Phonola, episodi che hanno a che fare con la loro teoria. Tra cui : uno squattrinato folignate che insieme alla sua famiglia vive nella loro Reanult 4 e come le chiocciole si portano dietro la loro abitazione, tre teppisti fanno colpo sulla marchesa Esmeralda (Mara Venier) ad un edicola mentre legge Vogue, ma una volta entrati in casa di lei avranno brutte sorprese, il ragioner Coniglio (Maurizio Micheli) per paura che il macellaio che fa servizio a domicilio Renatino (Fabrizio Bracconieri) voglia rubare i suoi gioielli lo minaccia col fucile spaventando il condominio e i sessuomani Aurelio (Enio Drovandi) e Oscar (Renato Cecchetto) stanchi di passare i monotoni sabati sera decidono di fare a scambio con le proprie partner. Animali metropolitani è anche uno dei rari film dove recitano Maurizio Ferrini e Enzo Braschi. Quest’ultimo interpreta l’istruttore di sopravvivenza urbana, Ruggero Leone. Quando dice che a Milano lo chiamavano il giustiziere di Porta Genova è senz’altro una citazione di quando faceva il paninaro su Drive in e Italian Fast Food. Animali metropolitani tocca anche argomenti seri come la mafia nell’episodio di Leo Gullotta e la sicurezza per le coppie che vanno a fare sesso in automobile riferendosi al mostro di Firenze nell’episodio di Antonello Fassari e Karina Huff. In quest’ultimo compare Jimmy Il Fenomeno che fa la pubblicità occulta ai profilattici Settebello. Più che ottime le musiche composte da Umberto Smaila che ha firmato anche l’eccellente colonna sonora “Life is a jungle” cantata da Ghida De palma.