Il mondo ha subito un black-out totale, non vi è più energia sulla terra. Si torna ai mezzi di trasporto di pre-rivoluzione industriale, calesse e cavalli, taxi a risciò e la società deve far senza della televisione che resiste nelle case spenta come feticcio di un passato che fu.
Il professor Coppola (Gigi Proietti) ha però un’illuminazione (prima di recuperare quella generale…) e tornando agli esperimenti di Galvani vuole sfruttare la relazione tra elettricità e vita. Utilizzando come cavie i propri assistenti (“lo fece anche Masters”) che lo fanno con un certo piacere (soprattutto Piera, una Eleonora Giorgi assai lesta nel togliersi le mutande) comincia con i primi esperimenti scoprendo che stimolare le zone erogene e fare sesso sprigionano energia. Per poterne incamerarne una quantità superiore però l’atto deve essere ripetuto più volte e pertanto vengono cercati due “campioni” in grado di copulare a ripetizione. Ecco che con l’inganno vengono messi nella stessa stanza il direttore d’albergo/playboy Daniele (un giovanissimo Christian De Sica in un ruolo che sarebbe andato a pennello a Lando Buzzanca) e la ninfomane (ha sfornato otto figli) Francesca (Agostina Belli…ssima). I due non tardano ad accoppiarsi dando energia per illuminare tutto l’edificio…
Tratto da un suo romanzo, Conviene far bene l’amore (il titolo internazionale Love & energy condensa in due parole il soggetto del film) di Pasquale Festa Campanile come nella maggior parte della propria opera mette insieme elementi di cultura alta e bassa, teoricamente film di fantascienza in cui si parla con divertita ironia della società degli anni settanta in cui la crisi energetica era un problema e in cui la liberazione sessuale cozzava con i tabù della chiesa, teorizzando che se fare sesso diventa obbligo sociale (tutti devono far sesso e quindi qualsiasi divieto in questo campo è tolto, anzi vi è l’obbligo di girare nudi e farlo senza ritegno per il bene…elettrico) poi la gente si stanca e cerca solo l’amore, il sentimento. Ecco allora che viene ribaltato il tabù e il divieto è quello di amoreggiare, non si possono più regalare fiori, non ci si può più accarezzare e non bisogna esternare sentimenti perché se no si produce meno energia…
Nel film troviamo riferimenti a filosofie non banali e tocchi bunueliani affiancati a gag piuttosto volagarotte (ad esempio alla Belli resta incastrato il piffero in bocca e non sto lì a spiegarvi la “sottile” metafora) e a bellezze nude come piovesse, ma come sempre il divertimento è assicurato. Quello che più sorprende però nei film di Campanile è come certi suoi soggetti venissero prodotti senza problemi, oggi una trama del genere non verrebbe nemmeno presa in considerazione nella scontatissima commedia del cinema italiano. Sintomo di un periodo decisamente felice del nostro cinema che non è più.
Alitalia e TWA si disputano il product placement del film ma, mentre l’aereo della compagnia italiana viene ammirato ad inizio film fermo immobile a causa della crisi elettrica, quello a fine film della TWA è bello attivo utilizzando l’energia di innumerevoli copule…