L'inizio è esattamente quello de L'altra faccia del pianeta delle scimmie con tutte le considerazioni che abbiamo fatto ma, questa volta, qualcosa ci coglie di sorpresa. C'è si l'astronave caduta in mare ma un elicottero spunta all'orizzonte e dietro di lui il Pentagono al completo. Tutti si chiedono che fine avevano fatto quei tre astronauti scomparsi, ma in realtà appena questi si tolgono il casco (perchè usare il casco sulla terra?) tutti si accorgono che sono scimmie.

Zira, la scimmia dei precedenti episodi con il suo compagno e il professore hanno infatti compiuto il viaggio all'incontrario per avvisare l'umanità del destino a cui sarebbe andata incontro. La cosa però, se in un primo momento sembra interessare gli umani che iniziano a trattare marito e moglie (il professore muore praticamente subito) come star, in un secondo decidono di ucciderli per evitare che le scimmie intelligenti possano prendere il controllo del mondo. Comincia così una caccia all'uomo (nel senso scimmie) che avrà sviluppi drammatici anche se il figlio dei due, Cesare, sarà salvato dal proprietario di un circo aprendo così ad una nuova era.

Fuga dal pianeta delle scimmie risulta essere il più kitsch dei film sui pianeti. Quasi più in poliziesco che una fantascienza dove si affrontano ancora una volta le tematiche della saga: razzismo, femminismo, paura del diverso. Ovviamente il piu carico di product placement fra i quali citiamo il Beverly Wilshire Hotel dove vengono ospitati, lo stesso di Pretty Woman