E finalmente il tanto anticipato film su Captain America (semplicemente "Cap" per tutti i lettori di Marvel Comics) sbanca i botteghini cinematografici mondiali. Bisogna ammettere che dopo i flop spaventosi dei Fantastici Quattro ed i pasticciacci combinati con Spiderman (reebot in arrivo) e le alterne vicende degli X-Men (risollevatisi solo con l'ultimo X-Men: first class) una maggior cura viene ora spesa per adattare per il grande schermo gli eroi a fumetti della casa delle idee (la grande "M"). In effetti i due film su Iron Man hanno ben altro taglio e ritmo rispetto alle precedenti escursioni cinematografiche di eroi Marvel e son risultati estremamente azzeccati e di grande successo tra il pubblico. E quindi, per il famoso detto "squadra che vince non si cambia" lo stesso studio che ha curato la realizzazione visiva di Iron Man e Thor è stato coinvolto anche in questo Captain America, per la regia di Joe Johnston (originariamente era stato scelto Jon Favreau che ha però preferito optare per l'adattamento di Iron Man). Cap non è mai stato uno dei miei eroi Marvel preferiti, troppo pomposo ed ammantato di un patriottismo camp che anche negli anni '70 (l'età dell'oro dei comics Marvel) appariva esagerato e stucchevole. Ma bisogna ammettere che in questo film è stato fatto un buonissimo lavoro per adattare il personaggio agli standards odierni, anche dal punto di vista psicologico. Ed il risultato finale è effettivamente uno dei più grandi eroi Marvel mai mostratici in carne ed ossa. Da Steve Rogers, ragazzino sfigato e rachitico dal cuore d'oro che vuol fare la sua parte contro la minaccia nazista, ma viene scartato alla visita di leva, a omone palestrato e iperprestante dopo esser stato sottoposto al famoso siero del super-soldato. Diventando poi icona (quasi uomo-sandwich) della propaganda per la raccolta dei fondi di guerra (war bonds) con spettacolini per le truppe e film in cui combatte il nazismo con un ridicolo costume (che è poi esattamente quello dei fumetti). Fino al risveglio, dopo tanta frustrazione, come eroe vero, quasi per caso, per salvare l'amico di sempre Bucky; la genesi di Captain America è ben strutturata e diverte senza risultare troppo forzata. Il tutto immerso nell'atmosfera originaria degli anni '40 e della Seconda Guerra Mondiale che ha di fatto visto la genesi del personaggio. Il taglio della pellicola è quindi un mix tra cinema di guerra, azione e Sci-Fi retrò (stile Hellboy per intenderci) molto frizzante e godevole, ed i 124 minuti del film scorrono piacevolmente intrattenendo lo spettatore senza annoiarlo mai. Spalla di lusso di Cap nella pellicola è Hugo "Agente Smith" Weaving nella parte dell'arcinemico storico del capitano: Teschio Rosso, lo scienziato pazzo ex-nazista (sfigurato a mo di teschio scarlatto da un esperimento malriuscito col siero che ha poi originato Cap) e capo dell'Hydra che tutti i lettori del fumetto riconoscono come uno dei più classici villans dell'universo Marvel. Ottima la resa di Weaving nella parte di un personaggio che sarebbe potuto altrimenti facilmente partire per la tangente e diventare una macchietta sopra le righe. Product placements e marche ben visibili non ne abbiamo riscontrati nel film, se si eccettuano i fumetti di Captain America di Marvel Comics che ci vengono mostrati esplicitamente nella pellicola andare a ruba tra i ragazzini di New York negli anni '40, ed ovviamente Marvel è sempre beneficiaria di ritorno di immagine da operazioni cinematografiche che coinvolgono i suoi eroi a fumetti. C'è però la motocicletta di Cap, usata nel film in diverse scene d'azione (compreso un inseguimento coi supersoldati Hydra nei boschi che sembra un omaggio alla sequenza del combattimento tra speedebike visto ne Il Ritorno dello Jedi). Sebbene non esplicitamente dichiarato nella pellicola mediante marchio, la moto d'assalto del capitano nel film è stata realizzata appositamente da Harley Davidson Motor Company basandosi su alcuni suoi modelli storici risalenti al periodo di guerra e customizzandola ad hoc per le esigenze supereroistiche del suo pilota. Detta motocicletta di Captain America fa ora bella mostra di se nel museo Harley Davidson, dopo ad aver fornito una po' di notorietà alla marca di moto più americana che ci sia: la Harley appunto. E come consuetudine, anticipazione del prossimo film tratto dai comics Marvel dopo i titoli di coda. Con appunto Cap, Iron Man, Vedova Nera, Thor, Nick Fury e Hawkeye che ci vengono mostrati brevemente per quello che sarà il supergruppo-superfilm-supereroistico per antonomasia. The Avengers (i Vendicatori, altra testata storica dei fumetti Marvel), in uscita a maggio 2012. Piccola curiosità finale: il protagonista Chris Evans aveva già in passato interpretato un altro eroe Marvel, la Torcia Umana nei due poco riusciti film dei F4.