Dopo aver sconfinato nel lato oscuro del pianeta di Biancaneve, con Suspiria nel 1977, Argento continua il suo viaggio all'interno della storia delle tre madri tratta dal Suspiria de profundis di Thomas De Quincey con Inferno che narra le vicende della seconda madre: Madre Tenebrarum, la più vecchia, che abita a New York.
Guardato ad anni di distanza, dopo che purtroppo è comparsa pure La terza madre (ma il sospetto esiste da sempre) sembra quasi che Argento abbia pensato alla trilogia solo a posteriori e che, dopo aver pensato ad Inferno abbia deciso di collegare con le sue solite citazioni i due film dicendo che la prima madre abitava a Friburgo, anche perchè in Suspiria, a parte il titolo ripreso da Madre Suspiriorum non c'è nessun riferimento alla storia delle tre madri, all'architetto Varelli o alle tre case, così come in Inferno c'è un unico riferimento, quello del libro dove si dice l'ubicazione delle tre case, ma non si dice che Elena Marcos era la prima madre, che è stata uccisa, che la casa è stata bruciata o quant'altro, anzi l'unica a cui si fa riferimento è alla più bella, Mater Lacrimarum che vive a Roma e che qui viene interpretata dalla bellissima Anja Pieroni (nella terza madre sarà interpretata da Morian Atias).
La storia è abbastanza banale la poetessa Rose Elliott abita in uno strano maniero barocco a New York e casualmente viene in possesso di un libro strano chiamato le tre madri nel quale l'architetto Varelli scrive di aver costruito case per le tre terribili madri: una a Friburgo, una Roma e una a New York, permettendole di dominare sul mondo con il male. Convinta che la casa dove abita sia proprio una di quelle, e dopo aver trovato un cadavere nei sotterranei allagati, scrive al fratello per chiedere aiuto. Il fratello, studente al conservatorio di Roma non legge la lettera, ma la sua compagna di banco, Eleonora Giorgi, si finendo ovviamente male, si pensa per opera di Mater Lacrimarum, dopo aver trovato a sua volta il libro in una biblioteca romana. Dopo la sua morte il fratello parte per New York e, non trovando la sorella, che nel frattempo è stata assassinata e scomparsa nella casa, comincia ad indagare scoprendo che la sorella aveva ragione.
Inferno prosegue sulla strada iniziata con Suspiria: un horror barocco, completamente kitsch, con la casa maledetta ed una serie di efferrati e spettacolari per mostrare i quali non ci si preoccupa troppo della trama: quando uno dice di avere un sospetto viene ucciso, ma va bene così. Inferno rimane fra i capolavori di Dario Argento. Tutto porta verso il basso verso la discesa verso l'Inferno che Argento ci vuol far fare e ci riesce. Unico product placement presente la 128 del taxista Caronte, che come quello della Mercedes del film precedente, porta una delle protagoniste alle porte dell'Inferno, il vocabolario Cassell's e United States Postal Service