Esce l’ultimo film di Alessandro D’Alatri, regista di film come ” La febbre”, “Casomai” e “CommediaSexi”.
La pellicola è ispirata al libro “In bilico sul mare” di Anna Pavignano e parla di una storia d’amore tra Salvatore, il barcaiolo senza arte né parte di Ventotene e Martina, ragazza benestante di Genova, che trascorre le sue vacanze estive nell’isola campana. Salvatore, per mantenersi d’inverno, lavora in nero come muratore, rimpiangendo continuamente la stagione estiva.
Il Regista si dichiara orgoglioso di aver realizzato una pellicola a basso budget: sono infatti 700 mila euro, i soldi utili alla realizzazione utilizzati in troupe ridotta, attori sconosciuti e riprese in digitale. D’Alatri ha inoltre dichiarato in un’intervista che: “La vera forza del basso costo è la libertà espressiva. Qui in Italia facciamo un cinema spesso faraonico nell’impianto e deludente nei risultati..”
Sui risultati e gradimenti del pubblico è ancora presto per parlare. Ciò che è certo, è che di inserimenti se ne vedono tantissimi ed è di facile intuizione capire che questi, avranno sicuramente influito sul lato economico. Si parte dall’Iphone della Apple utilizzato dagli amici del protagonista, a seguire troviamo una bella Fiat Punto vicino al cantiere e diverse marche di abbigliamento, come Bear e BacieAbbracci, indossate dai personaggi principali. Ancora abbiamo un altrettanto ben visibile swoosh della Nike in un borsone, il supermercato Sigma e un primo piano della protagonista che apre e beve una Red Bull.
Dulcis in Fundo l’inserimento più interessante e meglio riuscito del film: la Caremar, marca campana dei trasporti marini, ben in vista durante tutti gli spostamenti dall’isola alla terraferma e presente perfino, nella maglietta del padre di Salvatore.