Che paese Bassano... almeno dal film, nonostante il regista abbia dichiarato (negli articoli usciti sulla stampa locale) che non avrebbe mostrato nessun monumento o luogo riconoscibile perchè voleva una citta qualunque, era troppo per studiosi del product placement e del location placement come noi non scoprire dove fosse stata posizionata la vinicola (fake) Tamanin di proprietà della famiglia protagonista del film e quindi la villetta del film (in realtà Casa Betania).
Nel paese del film ci sono comunque tutti: il poliziotto corrotto, il medico maneggione, il marito fedifrago, la moglie con evidenti problemi psicologici, il prete trombatore, la suocera rompicoglioni che detiene il potere, la governante rumena che vorrebbe un futuro migliore per il figlio rispetto a quello, non prorpio chiaro, dei parenti, le allegre comari da parrucchiere e persino la bella cassiera del bar di colore che se la spassa con il signor Tamarin, manco fosse una Twin Peaks del nord d'Italia.
Si salvano solo il figlio rumeno e la giovane Tamarin, ribelle e, comunque, autolesionista.
Una notte comunque succede una disgrazia e tutti si trovano all'interno della villa dove ognuno da il peggio di se.
Interessante il film di De Matteo, prodotto dalla rodeo Drive e fra i film presenti al Noir in festival 2021 in programmazione su Mymovies, non tanto per la trama che è abbastanza prevedibile, ma per i protagonisti dei quali, al contrario di gran parte dei film italiani, non si salva nessuno, così come succedeva in alcuni capolavori italiani del passato a partire da Signori & Signore, forse vagamente citato per via della barista.
Inesistente il product placement che vede come unico oggetto interessante per lo sviluppo del film un motorino Piaggio e da sottolineare il sacco per cadavere Herman Milan, Paris, New York. Fake ma geniale.