Un uomo arriva in un bar elegante di Los Angeles per aspettare una ragazza. Il barista dice che è troppo tardi, forse, e intanto gli offre un Killer in Red, un supercocktail a base di Campari mentre gli racconta una storia che riguardava il suo maestro che lavorava in quel bar e assomigliava incredibilmente all’avventore.
Campari, seguendo l’esempio di altre muniltinazionali, ha iniziato a produrre corti cinematografici imperniati sul brand chiamando il meglio del cinema e creando dei piccoli capolavori.
In questo caso Paolo Sorrentino che di feste se ne intende (vedi La grande bellezza anche se li si era sponsorizzati dal concorrente Martini), Clive Owen che di queste operazioni se ne intende (vedi gli spettacolari corti di BMW del 2004), una serie di bellissime donne Emily Maddison, Denise Capezza, Caroline Tillette, Linda Messerklinger e tutti i più importanti cocktail fatti con il Campari (Negroni, Americano e killer in Red, appunto).
Un noir (così lo si potrebbe definire) in rosso e un ottimo esempio per il product placement in divenire.