E finalmente trova una distribuzione italiana Kick-Ass, la controversa superhero-black comedy per la regia di Matthew Vaughn (noto più che altro per essere il marito di Claudia Schiffer), tratta dall'omonimo fumetto cult di Mark Millar disegnato da John Romita Jr. per Icon Comics (sussidiaria di Marvel Comics). Kick-Ass è un film che spiazza, un mix di diversi generi cinematografici ficcati dentro ad un frullatore impazzito e risputati addosso allo spettatore. Il risultato è un film d'intrattenimento, decisamente non per bambini, dal taglio pulp tarantiniano. L'idea di trovarsi davanti ad una commedia giovanilistica (visto il protagonista nerd ed i suoi amici sfigati e fumettofili) svanisce non appena si assiste alla prima sequenza di combattimento, pulp ed ultraviolenta, con l'eroe verdegiallo accoltellato che finisce in ospedale. Il taglio realistico dei pestaggi e delle uccisioni sarà il denominatore comune di tutto il film, che non lesina in sangue e pallottole in testa, sebbene mediando la violenza visiva con una carica di humour nero notevole. Con l'entrata in scena di Big Daddy e Hit Girl poi, sorta di versioni ultraviolente in stile Il Giustiziere della Notte dei ben noti Batman e Robin, l'impressione di trovarsi davanti ad una pellicola alla Kill Bill si rafforza, corroborata poi dal tema della vendetta che viene espletato nel finale. Ma tira sempre un aria da commedia trash, con personaggi quali l'imbranato Red Mist (protagonista con Kick-Ass di un memorabile combattimento tra imbecilli nel finale). E certe situazioni spinte all'estremo, come i rapporti fallimentari del protagonista Dave Lizewski/Kick-Ass con le ragazze (parodia all'eccesso dell'imbranataggine di Peter Parker/Spiderman che tutti conosciamo) spingono ulteriormente sul versante della commedia. Ma la pellicola riesce sempre a sorprendere, non prendendo mai una strada prevedibile ed alternando momenti comici, drammatici, di exploitation e addirittura scene d'azione alla John Woo (regista peraltro citato nel film da Big Daddy). Ma funziona, cazzo se funziona questo film! E non lesina in divertimento e spettacolarità, prendendo, letteralmente, a calci in culo ben più blasonate e serie pellicole sui supereroi che affollano i cinema, grazie al suo taglio ironico e ferocemente dissacrante. Una pellicola abbastanza unica, che andrebbe piazzata al fianco di Watchmen nella vostra videoteca ideale. Numerosi i prodotti e le marche famose riscontrabili che andiamo ora ad analizzare nel dettaglio. Iniziamo con l'auto di Red Mist, una Ford Mustang pesantemente personalizzata; e qui immaginiamo già gli adolescenti americani chiedere al paparino la muscle car di Ford vista nel film in regalo per il compimento dei diciotto anni. Poi vediamo che il protagonista Dave è uso aggiornare il Myspace (che qui si prende una bella rivincita su Facebook) di Kick-Ass dal suo laptop Apple, mentre i fans di Kick-Ass guardano i video delle sue imprese su Youtube. Restando nel compartimento tecnologico, segnaliamo che Red Mist possiede un iPhone (e spiega a Kick-Ass che lo tiene collegato all'auto per poter aggiornare il suo sito mentre è di pattuglia); vediamo poi un monitor PC marca Asus, dei televisori Philips e Sony, ed il notiziario che racconta del presunto smascheramento di Kick-Ass è quello della rete americana CBS. Nel comparto bevande, si segnala la presenza di Pepsi e Mountain Dew per i soft drinks, ma anche dei succhi di frutta Welch's. Tornando poi sulle autovetture svetta decisamente la Rolls Royce del cattivissimo capomafia Frank D'Amico (un ottimo Mark Strong), ma si segnalano anche Range Rover, GMC trucks e Chrisler PT Cruiser. Naming placements poi per le bambole Bratz (MGA Entertainment) e per i programmi televisivi Lost e Grande Fratello. Chiudiamo in bellezza (è il caso di dirlo), con Claudia Schiffer, l'ex top model tedesca che abbiamo citato in apertura di articolo come moglie del regista. La bionda Claudia, ora attiva principalmente come fotomodella e testimonial nel ramo pubblicitario, è protagonista di un enorme cartellone pubblicitario piazzato su di un tetto proprio nella scena in cui Kick-Ass segue Big Daddy e Hit Girl, con quest'ultima che lo invita ad unirsi a loro. Per ultimo, ma non per importanza, ricordiamo che questo genere di operazioni cinematografiche basate su character fumettistici hanno sempre come effetto collaterale il rilancio del personaggio/testata/fumetto da cui sono tratti, in questo caso il tutto è a beneficio di Marvel Comics che ha già provveduto a ristampare la prima miniserie dell'imbranato eroe verde-giallo in versione volume hardcover. Vi lasciamo poi col forte sospetto che gli scarponcini che il nostro eroe autodidatta indossa nel film col suo costume siano Timberland, ma ci è mancato un piccolo riscontro finale per esserne sicuri al 100%. Grande film comunque.