SUPER RAPINA A MILANO (Adriano Celentano, 1964)
Adriano e il suo clan fanno il salto di qualità organizzando una rapina alla Banca Nazionale di Milano degna dei peggiori criminali.
Dopo averla assaltata ed aver svaligiato la cassaforte i rapinatori riescono a fuggire grazie ad un diversivo utilizzando addirittura un elicottero e travestendosi da frati.
Dopo essersi rifugiati in un convento abbandonato ricolmo di provviste product placement (Certosa Galbani, Sottilette Kraft, Pepsi-cola, Birra Wuhrer), i rapinatori devono anche vedersela con i veri frati di ritorno da una missione distrutta, che in poco tempo scoprono gli impostori anche grazie alla scoperta dell'enorme quantità di provviste.
"Oh il patè" "Si, si un patetetto" "Oh caviale" "Si un cavialetto, poi neanche lo mangiamo." "Uh le Muratti, che buone!" "Si un po' di fumetto". Cosa si vuol dire ad un film così?
Il primo film diretto da Celentano parte anche bene. Tutta la scena della rapina ricorda un po' il cinema exploitation di quegli anni, peccato che poi tutto si perda nella seconda parte ed è già tanto che non si ricaschi nel
musicarello. Poi il finale, che non vi svelo, rovinerà completamente tutto.
Come già detto tanto product placement come si conviene ai film dell'epoca con una particolarità. E' uno dei pochissimi film Pepsi-Cola girati in quegli anni in Italia. Peccato che Celentano se ne dimentichi durante le riprese, visto che per due volte si chiede la Coca-Cola.