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CINEMA
2 Ottobre 2012 - 15:07

E' STATO IL FIGLIO - Daniele Ciprì (2012)

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Cosa non si fa per una MERCEDES
E' STATO IL FIGLIO - Daniele Ciprì (2012)

Daniele Ciprì interrompe la collaborazione con Maresco e cambia anche tipo di cinema senza perdere però originalità e gusto per il grottesco.

Ci racconta una storia (o somma di varie storie) molto siciliana ma con occhio al teatro e al cinema napoletano.

Sentori di De Filippo nella vicenda di Nicola (l’onnipresente Servillo) e della sua numerosa famiglia che sbarcano il lunario con fatica e, in seguito alla morte della figlia uccisa per errore dalla mafia, divengono all’improvviso creditori dello Stato di un rimborso di duecentomila euro.

I tempi della pubblica amministrazione sono quelli che sappiamo e dato che il nostro Nicola comincia a spendere e a rimborsar debiti prima del tempo è costretto a rivolgersi a uno (o due, vedere per capire…) strozzino per farsi anticipare soldi…

Entrato finalmente in possesso dell’agognato denaro deciderà di investirlo quasi tutto in una… MERCEDES!

Il regista affonda la propria camera nelle stagnati acque da lui ben conosciute della parte povera della Sicilia tra gente in difficoltà di sopravvivenza e per questo pronta a lottare tutti i giorni con ogni mezzo nella speranza di un futuro di “grandeur” in cui l’onore di un poveraccio possa essere riscattato davanti a tutti con l’acquisto di uno dei simboli di chi ce l’ha fatta.

L’onore, l’appartenenza alla comunità, la voglia di apparire quello che fondamentalmente non si sarà mai. Machismo, povertà, violenza… meschinerie di un’arretratezza di mezzi e cultura.

Ciprì farcisce la torta con la sua meravigliosa fotografia, che resta tale anche con il colore, leggermente sgranata tanto da renderla vera, carnale in opposizione allo standard omologato del fulgore digitale.

Il racconto è lineare solo in apparenza, continuamente “deviato” da schegge di grottesco e di surreale, ci viene a mente il Ruiz affabulatore e i suoi racconti dentro ad altri racconti e sperimentatore senza paura. Anche Ciprì ci consegna senza timore inquadrature azzardate: che meraviglia quegli zoom ad arretrare all’interno di un enorme fusto abbandonato o quei treni che sembrano passare dentro la camera spezzando il racconto…

Ciprì non avrà ancora la completezza dell’autore a tutto tondo ma sicuramente non manca di immaginazione visiva. Da Ciprì trasuda cinema…

Product placement dominato dalla MERCEDES oggetto di culto, di status sociale, motore scatenante delle vicende finali.

Incontriamo pure SUZUKI, roboante moto, e alcune altre brand, una vecchia Radio PHILCO, la BIRRA VENEZIA. Informazioni assicurate dal GIORNALE DI SICILIA che serve anche per meglio collocare le vicende.

Stefano Barbacini

E stato il figlio

Regia: Daniele Cipri
Produzione: Fandango
Data di uscita: 01/01/2012
Brand:
Mercedes

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