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CINEMA
1 Ottobre 2016 - 13:18

DIARIO VISIVO

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Tokyo Gore Police (Yoshihiro Nishimura, Giap, 2008)
DIARIO VISIVO

Tokyo Gore Police è sicuramente uno dei più sanguinolenti film della storia del cinema. Il sangue non esce ma spruzza, erutta, sgorga dai tagli e dalle amputazioni. Ma non è un noioso gore-horror con serial killer e omicidi uno dietro l'altro. E' invece un misto di fantascienza e manipolazione della carne, fusione di metallo e pelle, un Cronenberg splatteroso o uno Tsukamoto a livello viscere.

In una Tokyo del futuro gli spot pubblicitari sono tutti a favore della privatizzazione della polizia per la "sicurezza della popolazione" ma va da se' che invece si va verso una deriva fascista (con i poliziotti vestiti tipo samurai) in cui i corpi della gente possono essere manipolati, variati, assoggettati, smembrati. In questo ambito agisce la poliziotta tutta d'un pezzo Ruka (la sempre bella e inquietante Eihi Shiina di Audition) che ha il compito di Engineer Hunter. Sì perchè in questa società malata, uno strano cancro-parassita a forma di chiave inglese, installandosi all'interno delle persone gli dà una particolare caratteristica, quando vengono feriti, le ferite si trasformano in un'arma! Sono questi gli Engineer e sono considerati un pericolo per la comunità. Questa assurda caratteristica permette a Nishimura e agli addetti agli effetti speciali di sbizzarrirsi in un delirio visivo, infatti avremo peni che si trasformano in cannoni, seni che gettano acido, braccia che di volta in volta diventano un misto di carne e seghe elettriche o lame, cervelli che fuoriescono con le orbite degli occhi trasformate in cannoncini, arti che diventano bocche di coccodrillo ecc. Il massimo delirio probabilmente si raggiunge nella sfida finale in cui appare un arma che spara... mani con dito medio alzato! Da vedere per credere...

Ma non aspettativi il tipico "cazzatone" di serie b, il film ha una bellissima fotografia, è girato con partecipata emozione e piglio autoriale. Gli effetti speciali sono per lo più "artigianali" e pochi sono quelli digitali, il che gli dà sicuramente ingenuità ma anche genuinità divertentissima.

Il film non ha un attimo di pausa e l'azione è intervallata da deliranti spot pubblicitari tipo pubblicità progresso in cui, ad esempio si condanna l'Harakiri oppure si vendono cutter per agevolare il taglio delle braccia da parte degli autolesionisti per non infettare le ferite e così via... Gli spot sono partoriti da Noburo Iguchi (altro regista che inquanto a deliri non è secondo a Nishimura, cito solo alcuni suoi film: The machine girl, Robogeisha, Zombie ass, Dead sushi...). 

Visto che parliamo di falsi spot è un attimo passare al product placement che non è moltissimo e si limita fondamentalmente ad alcune carrellate sui palazzi di Tokyo su cui spiccano, tra le tante in idiogrammi, le brand di MCDONALD'S e EPSON. Vi è poi un'insistita presenza di una tuta PUMA anche in primo piano e l'immancabile Drink COCA COLA.

 

Stefano Barbacini

Tôkyô zankoku keisatsu

Regia: Hidetoshi Nishijima
Produzione: Nikkatsu
Data di uscita: 03/10/2008
Cast:
Eihi Shiina
Brand:
McDonald's

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