Ci sono delle volte nella vita in cui si è costretti a scrivere mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Questa è sicuramente una di quelle.
Lo dobbiamo fare essenzialmente per due motivi: il primo perchè a causa degli infiniti impegni JMN & Dy sul product placement dei film, fiction e videoclip attualmente in produzione, del voler, a tutti i costi finire il database dy's world entro ottobre (data della sua inaugurazione ufficiale), questa estate abbiamo dedicato pochissimo tempo a questo sito (a breve la recensione di Capt. America ormai uscito da due settimane). Il secondo perchè fra tutti gli spettacoli teatrali che abbiamo visionato in questo periodo (Arte e Teatro sono ancora due territori assolutamente vergini per quanto riguarda il product placement in Italia) due ci hanno veramente fatto sobbalzare il cuore, e, purtroppo, non ne abbiamo ancora parlato:
Il primo, un classico: Quest'amore: frammenti di testi shakesperiani adattamento e regia di Caterina Costantini. con Angela Bulzomi, Graziano Falzone e Francesa Mascolo. Un insieme di drammi amorosi/difficili rapporti uomo/donna tratti dai lavori di William Shaekespeare (Otello, Romeo e Giulietta. Macbeth...) che hanno come voce guida (coro) Corifea (la bravissima Giusy Forciniti che si spera vedere presto, giustamente e finalmente apprezzata come protagonista di qualche film/fiction Mediaset o Rai/Sky n.d.r.). Un esperimento interessante che lascia comunque poco spazio ad inserimenti di product placement.
Altro teatro e altro discorso con Acido Solforico spettacolo teatrale portato in scena da Alessando Castellucci e Patricia Conti di Macrò Maudit.
Spettacolo teatrale per cui (terzo mea culpa) non si è riuscito a trovare nemmeno uno sponsor: primo perchè molto difficile, secondo per l'incomprensione, da parte di piccoli markettari di provincia di capire quanto anche/soprattutto l'estremo e la complessità intellettuale sia la nuova frontiera della comunicazione (difficilmente vedremo mai da noi capolavori come Sorry, Chupa Chups, o, al limite il povero piccolo Darth Vader (Anakin Skywalker), arrivato da in Italia solo quando lo spot aveva iperspopolato su Youtube).
Nella fattispecie il testo, tratto da un romanzo di Amélie Nothom, parla di un futuro tiranno (secondo l'ormai datato Siegbert S. Prawer -.I figli del dottor Calligari) uno dei cinque, se non il miglior spunto per la fantascienza postatomica, dove, come reality estremo si utlizzano i campi di sterminio.
Persone prese a caso (Cube) deportate in lager dove i kapo, comandati dal televoto decidono la vita o la morte dei concorrenti.
Tema forte, figlio dai reality in primis grande fratello, che fa pensare, ma trattato anche con ironia. Grandiosi gli autori, fra i quali lo stesso Castellucci, e il pubblico (preso da The Truman Show, fra cui la Conti)
Il tema non può non ricordare film forti come la decima vittima, The Experiment, 13 Beloved, L'implacabile o contender7: la serie.
In più l'interazione con il pubblico, in un contesto così grosso (pistole e armi varie), non interagisce certo come La Fura dels Baus ma per il coinvolgimento emotivo dello spettatore ci va molto vicino.
Grande successo della scorsa stagione a Milano che speriamo possa replicare, non solo con le repliche ma anche con un possiblie film per il quale ci stiamo preparando.
Assolutamente da vedere.
Unico product placement è quello del nostro Gerardo Corti: la producer dice che servirebbero delle aziende che vogliano fare pubblicità occulta. Risposta di Castellucci: "Occulta sarà tua sorella"
Gerardo Corti docet